ThreatDown Technical Overview: tutto quello che c'è da sapere

Quando si parla di malware, la sicurezza non è mai abbastanza. Soprattutto perché le tecniche di attacco da parte degli hacker sono in continua evoluzione.

E se cambia il modo di attaccare deve necessariamente cambiare anche il modo di difendersi.

Fermo restando che l’antivirus è ancora uno strumento indispensabile per tutti, è bene tener presente che sono finiti i tempi dell’equazione "sicurezza = antivirus".

Oggigiorno serve un approccio alla sicurezza cosiddetto "a più strati" che coinvolga insieme tecnologia e fattore umano e che vada oltre le capacità di un semplice antivirus in modo da coprire i buchi prima che questi vengano usati dai criminali del web per entrare nei sistemi.

ThreatDown, con la sua console OneView, ti da questa opportunità.

Ma come funziona una piattaforma “a strati” che include Vulnerability Assessment, Patching, Endpoint Protection ed EDR?

Se vuoi scoprirlo da vicino, abbiamo organizzato una demo on demand insieme a Claudio Tosi, Global MSP Solution Engineering Manager di Malwarebytes, durante la quale andremo a sviscerare il funzionamento di ThreatDown e le sue caratteristiche tecniche "mettendo le mani" direttamente nel prodotto.

In particolare abbiamo analizzato: 

• la console multitenant;
• l'organizzazione dei sites e dei permessi;
• le policy e l'attivazione dei moduli (IR, EP, EDR);
• la visibilità sullo stato degli endpoint;
• l'overview del modulo EDR.

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